Forums - Topic: ✍Approfondiamo?!
Nov 19, 2025, 11:41 AM
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Da alcuni messaggi letti emerge un argomento che merita di essere approfondito: il suicidio assistito, l'eutanasia e il suicidio come tragedia improvvisa.
 L'eutanasia e il suicidio assistito spesso vengono compresi perché hanno un percorso, una spiegazione, una condivisione della sofferenza.
 Il suicidio invece no; accettarlo significherebbe riconoscere che la sofferenza può essere invisibile tra 
 l'indifferenza delle persone.
 Il dolore e il senso di colpa nascono dal sentirsi esclusi da una decisione definitiva e irreversibile, incapaci di comprenderne le motivazioni, ma un malessere profondo raramente trova parole o spiegazioni.

Chiedere alle persone "Come stai ?" Non è una domanda banale: è sincerarsi sulla loro condizione ,è una responsabilità, è creare  uno spazio nel quale la persona può sentirsi libera di confidarsi .
Porre la domanda solo ed esclusivamente quando si è disponibili ad ascoltare la risposta. 
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Nov 19, 2025, 02:35 PM
Infatti io alle persone non dico mai ciao come stai? Potrebbe essere un po' triste.

Semmai dico, ciaoooo è da tanto tempo che non ti posso vedere .

# misorridonosempre
Nov 20, 2025, 05:36 PM
Anima, hai toccato un punto davvero importante: la differenza tra eutanasia, suicidio assistito e improvviso è anche una differenza di visibilità della sofferenza. Hai ragione anche sul valore di un semplice “Come stai?”, non è una domanda da fare per cortesia, ma è un gesto di responsabilità, ma accanto all’ascolto, credo sia fondamentale anche distogliere chi soffre dai pensieri che lo schiacciano, ad esempio, farlo ridere, coinvolgerlo in attività leggere, invitarlo ad uscire, fargli sentire che esiste ancora un tempo per la vita. Non è una  soluzione miracolosa, ma può essere appoggio concreto nei momenti in cui la mente si chiude su se stessa.
C'è da dire che tutto questo diventa difficile nella società di oggi, che  impone ritmi frenetici, presi da mille preoccupazioni e in un mondo che vive di velocità e performance, le fragilità rischiano di passare inosservate. Proprio per questo è ancora più importante fermarsi, guardarsi attorno e prendersi cura gli uni degli altri con più attenzione. Una verità semplice ma essenziale è  che nessuno dovrebbe sentirsi invisibile nel proprio dolore. E tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a renderlo un po’ meno silenzioso.
Nov 20, 2025, 05:58 PM
È chiaro che tutto questo deve essere affiancato da cure specialistiche, perché il sostegno umano è importante, ma non può sostituire l’aiuto professionale. 
Quindi presenza affettiva e cure psicologiche  devono camminare insieme e creare una rete a sostegno di coloro che attraversano una sofferenza così profonda.
Nov 20, 2025, 08:00 PM
Questo è un argomento che mi tocca molto.. E da molto vicino.. Ho perso mio fratello che aveva solo 17anni..nel 2013 il giorno della festa delle donne. Era da qualche mese che aveva discusso con la ragazzina e si erano lasciati.. Vi garantisco che capire quando qualcosa non va non è così semplice.. Usciva con gli amici, faceva calcio..tutto sembrava essere ok.. Sembrava si, delusione d amore a quell età chi non l ha mai avuta?!.. Ma mai e poi mai né io né i miei genitori ci  immaginavamo potesse arrivare a tanto.. Nonostante i come stai? Il cercare di sdrammatizzare. Non penso sia stato solo questo però che abbia scatenato in lui la decisione di suicidarsi.. Era difficilissimo riuscire a cogliere il suo stato d animo vero, perfino per noi che ci vivevamo insieme. 
Certo ora ho imparato a non sottovalutare nulla, a non dare per scontato niente. 
Nov 20, 2025, 08:24 PM
😔 Infatti è un argomento molto delicato. Purtroppo la delusione d'amore è stato solamente la causa scatenante....
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