Ultimamente mi immergo in diverse letture, non di romanzi, thriller o fantasy, bensì di fatti reali del nostro bel paese.
Ho da sempre sentito il termine:
"Fuga dei cervelli" ma ero ignara del vero significato, pensavo si intendesse nella mia ignoranza una persona che nn usa il cervello, tutto errato.
La scoperta di cosa cela mi ha sconvolta.
Il cervello è una risorsa intellettuale ( lo sappiamo)
Persone altamente qualificata sono risorse umani della patria.
La circolazione dei cervelli sarebbe un percorso di formazione spostandosi all'estero ma a fine percorso si torna in patria per occupare una posizione più vantaggioso, quindi studio, lavoro è una tappa formativo del giovane non la destinazione finale, tanti intellettuali escono dal nostro paese e tanti ne entrano... un spostamento equillibrato nei due sensi.
Purtroppo la realtà è altra, iniziando col lo spreco di cervelli dove l'emigrazione nn è solo fisica ma occupazionale! Avviene la perdita gravoso di persone altamente qualificata verso impieghi che nn richiedono lavori per cui sono stati formati,
Un ricercatore in fisica viene assunto in marketing... Che spreco!
Un flusso intellettuale di capitale umano in una sola direzione in uscita senza rientro rappresenta una perdita devastante per il paese di origine! Ed è ciò che sta succedendo in Italia nessun scambio, solo una fuga, fuga di cervelli che coinvolge un'intera generazione di giovani.
La classe politica ha fatto la scelta di ignorare è sottovalutare questi dati descrivendolo come mobilità non " fuga".
Questione troppo scomodo la Fuga dei cervelli perché indicatore del atteggiamento politico verso la ricerca in questo caso nullo.
Ci sono dati, numeri, statistiche concreti a dichiarare che la fuga dei cervelli in Italia è una emergenza che la metà dei giovani laureati andando all'estero non hanno nessuna intenzione di rientrare in patria! Come hanno le idee chiare il non italiano chi viene in Italia altamente qualificata scegli di rimanere nn oltre i 5 anni, perché? Perché si scontrano con troppe difficoltà.