Mi sono sempre descritta come la " Donna dei perché",
Perché definirmi così?
Solitamente la fase dei perché è appartenente nell'età infantile fino ai 7 anni.
Uhm, ne ho 50, direi sorpassata l'età infantile da molto, allora perché questa mia perenne ed innata curiosità ? Peggio di una scimmia!
È positivo o negativo?
Cosa mi spinge a chiedermi sempre dei perché?
È quasi una esigenza primaria , se qualcosa accende mio interesse , stimola in me il volere più informazioni .
Più input ricevo più output di perché.
Perché la necessità di farmi domande?
A cosa serve?
Chiedere perché richiede energia , scatta l'entusiasmo di approfondimenti, ricercare soprattutto osservare ed ascoltare...
È semplicemente cibo per la mente , spesso alcune domande mettono in moto meccanismi che partono dal profondo non sempre benessere bensì inquietudine.
Un senso di malessere c'è l'ho quando ai miei perché non esiste risposta, o meglio non trovo risposta concreta,
(Maledettamente frustrante ciò)...
Forse la "non risposta" è una risposta in sé?
Cmq perché ci chiediamo il perché?