Ci si accontenta perché nn si ha il coraggio di uscire dalla propria zona di confort...l 'essere umano è fatto per evolvere nn per fossilizzarsi. Come scrive Neruda ..."chi si accontenta lentamente muore"...
Non bisogna giudicare. A volte chi si accontenta gode lo stesso. Vuol dire che apprezza ciò che ha. E gli basta. Oppure viceversa. C'è chi impossibilitato a cambiare.!!!!!
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi
Chi non cambia la marcia chi non rischia e chi non cambia i colori dei vestiti (chi non parla a chi non conosce)
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru lentamente muore chi evita una passione lentamente muore chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni proprio quelle che fanno brillare gli occhi quelle che fanno da uno sbadiglio un sorriso quelle che fanno battere il cuore davanti ad un errore e ai sentimenti
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo Chi è infelice sul lavoro chi non rischia l'incertezza per la certezza per inseguire un sogno Chi non si permette almeno una volta nella vita di sfuggire hai consigli sensati
Lentamente muore chi non viaggia chi non fugge chi non ascolta musica Chi non trova Grazia in se stesso lentamente muore chi distrugge l'amor proprio Chi non si lascia aiutare chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante chi abbandona un progetto prima di iniziarlo chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
Evitiamo la morte a piccole dosi ricordando sempre che
Essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore per il semplice fatto di
La tristezza é uno stato che può diventare seriamente patologico e ha molteplici cause. Improbabile che sia conseguenza di una scelta singola. La tristezza, o il problema più viscerale e irrisolto che uno si tiene dentro e da cui la tristezza origina, la vedo perciò più come LA causa di scelte sbagliate, che alimentano la tristezza stessa o altri stati negativi in un vortice vizioso di scelte irrazionali. Questo perché la tristezza può creare una bolla che distorce la realtà, compresa la visione che abbiamo di noi stessi e degli altri, facendoci perdere contatto con la realtà e quindi impedendo scelte razionali.
La causa di ogni male é sempre la perdita di aderenza con la realtà, con l'evidenza dei dati empirici.
Un esempio pratico sono coloro che si convincono che la solitudine é bella o che sono fatti per essere soli, o che sono soli perché nessuno li merita o é abbastanza profondo per i loro canoni, anche se tutto ciò provoca in loro una profonda sofferenza. Mentre chiunque che vedesse dall'esterno queste persone direbbe "Si vabbè, non sei certo un essere speciale come credi, nessuno é così speciale, siamo tutti deboli o stupidi o superficiali su tantissime cose, sei tu che credi di essere speciale". La razionalità, il ragionamento empirico e basato sulle evidenze scientifiche ci fanno capire che nessuno é speciale o depositario di verità assolute e rivelate, che abbiamo bisogno tutti delle stesse cose, siamo simili etc. O che non é possibile che tutti noi, tutta la società, siamo malati e stupidi e solo lui/lei é sensibile e intelligente... mentre lui/lei, con la visione distorta di se stesso e degli altri, priva di prove e fondamenti, di riscontri, crede proprio di essere speciale e quindi giustificare così il fatto di non fare alcuno sforzo in più.
Invece se una scelta é presa in maniera razionale, con gli strumenti della ragione, anche quella di accontentarsi, ben venga, se é razionale é corretta!
Chi si accontenta di usare frasi copia e incolla altrui per esprimere un proprio pensiero ... un pò di tristezza la fa ... ma è solo una mia opinione 😉
Ci sono molti modi per esprimere la propria opinione, quella del copia e incolla è una...personalmente sono limitato quindi cerco sempre di usare poche parole semplici.
Ma sai Sofia quel che ho scritto io è la poesia di Neruda di cui ne parlava evakant credo che non abbia bisogno di essere letta conosciuta come la poesia più bella in assoluto