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Questa mattina, intorno alle ore 6 , in una Roma semi deserta e silenziosa, un grido mi fa sobbalzare e poi un altro...
Mi volto timorosa, vedo un ragazzo, si scusa imbarazzato e aggiunge :
"Ho la sindrome di Tourette, sto andando a scuola" ed io rispondo "Γ presto", e lui "Sono il primo ad arrivare e l'ultimo ad uscire"
Nuovamente urla.
Camminiamo insieme, si racconta, le sue grida non mi disturbano piΓΉ, lo ascolto.
Qualche persona ci osserva,si sofferma, ne percepisco il disprezzo, la derisione, la sento su di lui, su di me ; Γ¨ orribile!
Ho compassione per la loro ignoranza e insensibilitΓ .
Arrivati all'incrocio, ci salutiamo.
In lontananza un grido, Γ¨ lui:
"Ce la farΓ , lo so!π€
πππππππππππππ